24 maggio sull’Alto Garda

In occasione del centenario dell’inizio della Grande Guerra la Sezione di Salò “Monte Suello” ha voluto promuovere il Pellegrinaggio Sezionale nei due luoghi più significativi e rappresentativi che sul nostro territorio sono state il teatro del tragico evento bellico, radunando i propri alpini a Monte Stino di Capovalle ed a Passo Nota di Tremosine “per ricordare e non dimenticare” quelle innumerevoli migliaia di giovani soldati e civili che hanno donato la propria vita per la patria e per la nostra libertà.

La manifestazione svoltasi sull’Alto Garda è stata curata in sinergia dai Gruppi Alpini di Limone sul Garda, di Pieve di Tremosine e Vesio di Tremosine i quali si sono prodigati nei preparativi ben coordinati dai rispettivi Capigruppo e dall’amico Domenico Fava che grazie alle sue conoscenze storiche ha per l’occasione preparato un prezioso documento che ripercorre tutte le fasi ed i fatti avvenuti sulle nostre montagne durante la Grande Guerra.

Il sabato sera nella Sala Congressi “Daniele Comboni” il Gruppo di Limone sul Garda ha proposto lo spettacolo teatrale “La guerra negli occhi”, racconto scritto da John Comini e abilmente interpretato da Andrea Giustacchini.

Ha fatto da cornice alla toccante rappresentazione del narratore bresciano il coro Monte Pizzocolo abilmente diretto dalla maestra Laura Toselli.

Il numeroso pubblico presente ha particolarmente apprezzato la serata che ha seguito con interesse, curiosità e con la giusta serietà che meritava il ricordo del tragico evento.

Il 24 maggio di buon mattino, un bel gruppo di alpini e di amici era presente per percorrere questo storico Pellegrinaggio. Gli alpini di Tremosine si sono avvalsi della collaborazione della guida alpina di media montagna Vincenzo Dalò che ha impreziosito l’escursione con i suoi appunti e cenni storici.

Partiti da Vesio abbiamo percorso la strada che da piazza Angelini sale verso Passo Nota; ad un certo punto la mulattiera diventa un sentiero con passaggi suggestivi sulla parte rocciosa della montagna e attraverso alcune gallerie siamo giunti ai primi prati di Nota dove si possono notare i resti degli insediamenti a supporto della prima linea.

La mente ti porta a pensare al sacrificio di tutte quelle giovani anime che cento anni fa erano lì presenti. Più di 7000 uomini furono dislocate in tutta quest’area di confine che dal Tremalzo arrivava fino al lago di Garda, uomini provenienti da ogni parte d’Italia, che lasciando le proprie famiglie, i propri affetti e tutto ciò che avevano, sono partiti per il fronte per andare a combattere per la Patria, per quella che fu poi definita un inutile strage.

Seguendo il sentiero, poi chiamato del Centenario che per l’occasione gli alpini di Pieve hanno ripulito e riaperto, siamo poi giunti al rifugio Fratelli Pedercini

Ad attenderci il sindaco di Tremosine Battista Girardi, il Presidente Sezionale Romano Micoli con il vessillo della nostra Sezione e con un buon gruppo di gagliardetti tra i quali gli ospiti della vicina Valle di Ledro e numerosi alpini.

Accompagnati dalla Banda Musicale di Tremosine abbiamo sfilato composti verso il cimitero di Guerra.24 MAGGIO PASSO NOTA 61

In questo luogo abbiamo voluto commemorare ed in profondo cordoglio ricordare i soldati di tutte le guerre, i civili, uomini e donne, giovani e anziani che a causa della guerra hanno dato la loro vita per la Patria.

 

                                                             Pasini Vito

 

 

 

 


 

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