Il 2 giugno 2025
79° Anniversario della Repubblica Italiana
Il 2 e il 3 giugno del 1946 si tenne il referendum istituzionale con il quale gli italiani vennero chiamati alle urne per decidere quale forma di Stato – monarchia o repubblica – dare al Paese. Il referendum fu indetto al termine del 2 conflitto mondiale
I sostenitori della repubblica scelsero il simbolo dell'Italia turrita, personificazione nazionale dell'Italia, impiegato nella campagna elettorale e sulla scheda del referendum sulla forma istituzionale dello Stato, in contrapposizione allo stemma sabaudo che rappresentava invece la monarchia.
Ciò scatenò varie polemiche, visto che l'iconografia della personificazione allegorica dell'Italia aveva, e ha tuttora, un significato universale e unificante che avrebbe dovuto essere comune a tutti gli italiani e non solo a una parte di loro. Questa fu anche l'ultima apparizione in ambito istituzionale dell'Italia turrita.
Il referendum istituzionale fu inoltre la prima votazione a suffragio universale indetta in Italia.
Il risultato della consultazione popolare, 12 717 923 voti per la repubblica e 10 719 284 per la monarchia (con una percentuale, rispettivamente, di 54,3% e 45,7%), venne comunicato il 10 giugno 1946; il 18 giugno la Corte di cassazione, dopo 85 anni di regno, sancì la nascita della Repubblica Italiana.
Il re d'Italia Umberto II di Savoia, per evitare che gli scontri tra monarchici e repubblicani, manifestatisi già con fatti di sangue in varie città italiane, si potessero estendere in tutto il Paese, decise di lasciare l'Italia e il 13 giugno andò in esilio in Portogallo.
Dal 1º gennaio 1948, con l'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica, fu proibito ai discendenti maschi di Umberto II di Savoia l'ingresso in Italia; tale disposizione fu abrogata nel 2002.
L'11 giugno 1946, primo giorno dell'Italia repubblicana, venne dichiarato giorno festivo
Lunedì 2 giugno – PARATA MILITARE IN DIRETTA TELEVISIVA
Il Programma della parata
Ore 9.15 – Altare della Patria (Piazza Venezia)
Il Presidente della Repubblica depone una corona d’alloro al Milite Ignoto, con le massime cariche istituzionali.
A seguire la cerimonia dell’alzabandiera.
Via di San Gregorio
Il Capo dello Stato passa in rassegna i reparti militari schierati, dando ufficialmente il via alla parata militare.
Via dei Fori Imperiali – La grande Parata Militare
La parata percorre la storica via, simbolo di Roma e della storia italiana.
Sfilano:
- Le Forze Armate italiane
- Corpi civili e militari dello Stato
- Bande e fanfare militari
- Reparti speciali, protezione civile e rappresentanze delle missioni internazionali
Gran finale: Frecce Tricolori
A chiudere il passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN), che sorvolerà Roma disegnando nel cielo un’enorme bandiera italiana.
ULTERIORI INFORMAZIONI SUL SITO :
Ministero della Difesa - /index
ADUNATA NAZIONALE ALPINI - 2025 - BIELLA
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FOTO Alessandro | FOTO Roberto |
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ASPETTANDO L' ADUNATA SEZIONALE
GRUPPO ALPINI Manerba sul Garda
Programma
Associazione Nazionale Alpini
Sezione di Salo' "Monte Suello"
SOTTOSCRIZIONE Pro Mozambico
Nel trentennale della missione Albatros in Mozambico, che nel 1993 fu l’ultima a vedere l’impiego di alpini di leva, l’Ana ha deciso di intervenire ancora una volta nel martoriato paese africano per costruire un edificio religioso ed un oratorio nella città di Pemba. Qui, infatti, hanno dovuto rifugiarsi le missioni dei Padri Cavanis, in fuga dal nord del Mozambico, funestato da continui raid terroristici di miliziani integralisti che mirano ad impadronirsi di territori sempre più ampi.
Diciassette anni fa a Lalaua, dove avevano operato gli alpini di leva della Taurinense e della Julia, furono consegnati al vicario del vescovo una serie di edifici che permisero alle suore della missione cattolica di riprendere l’attività dopo che i guerriglieri avevano devastato le loro strutture.
Nell’aprile del 2005, sempre a Lalaua, l’ ANA decise di intervenire per recuperare un fabbricato semidistrutto da usare come collegio per le giovani; la costruzione di un centro nutrizionale e di accoglienza per bambini sottonutriti e quella di un centro di alfabetizzazione e promozione della donna.
Il 16 ottobre del 2007, con una breve ma commovente cerimonia l’ ANA consegnò al vicario dell’arcivescovo, presente il rappresentante del governo mozambicano, le tre opere realizzate.
La mancanza di sicurezza oggi non consente più di operare con sicurezza nella zona di Lalaua: pertanto l’ Associazione ha deciso di accogliere la sollecitazione del vescovo di Pemba per costruire un oratorio e un edificio religioso. L’intervento sarà realizzato sotto la supervisione Ana, in accordo con la diocesi di Pemba, utilizzando soprattutto materiali e mano d’opera locale: questo consentirà anche di ridurre molto i costi e di poter realizzare tutto con una spesa di circa duecentomila euro. Per questo è stato deciso di promuovere una raccolta specifica di fondi a cui tutti potranno contribuire direttamente utilizzando il seguente Iban:
IT65 Q053 8755 1820 0004 2783 937
Presso Banca BPER – Agenzia di Salo’- P.za Vittorio Emanuele II, 20 – Salo’
Bic: BPMOIT22XX, intestato ad Associazione Nazionale Alpini Sezione di Salo’
Via Fantoni 84/86 - 25087 Salo
CAUSALE: Per Missione Padri Cavanis a Pemba – Mozambico
NB: Chi necessitasse di un ulteriore ricevuta oltre la contabile del versamento la richieda presso la segreteria della Sezione ANA di Salo’