Campo scuola 2016

 

 campo scuola

Il progetto del campo scuola “Anch’io sono Protezione Civile” è sostenuto dal Dipartimento nazionale di Protezione Civile

ed ha lo scopo di trasmettere ai nostri giovani il senso civico e il rispetto verso persone e cose.

Sono occorsi sei mesi di lavoro ed impegno, quasi quotidiano, al gruppo di lavoro per progettare questa proposta,

ma finalmente, a fine giugno, siamo partiti. Dopo aver anche visitato il campo scuola di Almenno, della sezione di Bergamo,    

abbiamo formato la squadra:                     

18 volontari, ognuno col proprio ruolo, i cucinieri pronti a spadellare e i vari nuclei di P.C. concentrati sui loro interventi.

                                                                                      

Lunedì 27 giugno, ore 8.00, ritrovo in Degagna coi 21 ragazzi e 6 ragazze partecipanti già pronti a partire. Registrazione e completamento dei dati presso l’ufficio mobile improvvisato dal gruppo locale, breve presentazione, consegna del cappellino e via, si partiva. Ho il compito di chiudere la colona col pick-up, soccorrendo eventuali scoppiati, ma mi accorgo subito che non avrò lavoro fino all’arrivo: i ragazzi hanno gambe buone, fiato e sono molto determinati. Lungo il tragitto si fanno alcune soste, la prima alla cascata con laghetto e poi al prato della Noce, per la merenda che i cucinieri Giulio, Dolores, Massimo e Mauro avevano amorevolmente preparato. Giunti a Campei, subito tutti davanti al pennone per l'alzabandiera, poi un po’ di relax e il meritato pranzo. Nel pomeriggio, formazione delle 2 squadre, visita al rifugio, assegnazione posto letto, comunicazione delle regole e primo contato col sergente Mario che ha impartito ai ragazzi l’addestramento formale; non ci credevo, ma dopo mezz'ora sapevano schierarsi perfettamente. In quel momento mi è stato chiaro che questi ragazzi avrebbero appreso tutto quanto saremmo stati in grado di insegnargli. La seconda giornata l’abbiamo trascorsa coi volontari del nostro Antincendio boschivo di Vesio e Gargnano, che alle 7.30 erano al rifugio con 4 automezzi attrezzati; le 2 squadre sono state coinvolte nelle varie fasi di un’emergenza incendio simulata.

A Vincenzo è toccato spiegare cos'è la P.C. e i Piani d'Emergenza Comunali: tre ore seduti ad ascoltare, il sole che splendeva e non un comportamento fuori posto. Al pomeriggio quindi, come premio, giochi e passeggiata. Molto apprezzata è stata anche l'escursione al Pizzocolo con i 4 accompagnatori del C.A.I. e i volontari del campo. La sera precedente avevamo proiettato un filmato di preparazione teorica e la pratica successiva, l’escursione con orientamento, è durata 8 ore circa…sarà forse per questo che la sera, i baldi giovani, sono andati a dormire mezz’ora prima?

I ragazzi sono stati entusiasti e curiosi quando i 4 volontari di Tignale Soccorso hanno chiesto la loro collaborazione nella simulazione di un intervento in territorio difficile, supportati dai mezzi 4x4. Abbiamo anche ricevuto la visita dell' ispettore del Dipartimento di P.C. nazionale Antonio Oriente, che oltre a visitare il campo e constatare la piena operatività, dopo pranzo ha colloquiato con i ragazzi e, al momento del congedo, si è complimentato per l’ottima conduzione del campo. È stata, pe me che ero il Capocampo, veramente una gran bella soddisfazione. Sabato mattina è stata la volta degli otto componenti del Soccorso alpino di Agnosine e dei sei del Nucleo cinofili dei Volontari del Garda che insieme hanno dapprima illustrato e poi coinvolto le squadre nella simulazione di ricerca persone scomparse.

Il programma ha visto anche la naturalista Silvia illustrare l’ambiente circostante, l’appassionato di montagna Silvano O. deliziare un’intera serata con diapositive e filmati girati da lui e Marco che ha allietato il sabato sera con la sua chitarra. I falconieri, invece, hanno offerto un saggio della loro arte anche ai genitori, la domenica pomeriggio. La domenica appunto, ultimo giorno, arrivo dei genitori, baci abbracci, domande di rito, e ad un certo momento arriva il sergente Mario che lascia i genitori a bocca aperta. Un ordine preciso, poche parole e i ragazzi si inquadrano alla perfezione: < at-tenti, dest, riga, fissi e coperti >. In perfetta formazione si avviano verso la chiesetta per assistere alla S. Messa officiata da don Franceschetti; i genitori non li avevano mai visti così ligi e scattanti.

I discorsi del sindaco alpino di Vobarno, Beppe Lancini, del vice-sindaco di Toscolano, Davide Boni, della rappresentante di Fondazione Cariplo, Sonia Cantoni, e del nostro Presidente, Romano Micoli, che ha donato a ciascun ragazzo la maglietta celebrativa, hanno chiuso questa prima esperienza di campo scuola.

Mi è doveroso ricordare, oltre ai nomi già citati, Erica, Dario, Ciso, Giuliano, Silvano B., Rino, Mario Z., Paolo, Giuseppe, Fernanda e gli scout Paolo e Francesco. Hanno inoltre collaborato i gruppi di Degagna e Toscolano- Maderno.

Conclusione: ovviamente non si è fatto solo apprendimento ma anche giochi, conversazione e tante altre cose, ma la cosa più bella di questa settimana è che persone dagli 11 ai 77 anni hanno condiviso il rifugio con grande armonia e rispetto reciproco. Penso che tutti ci siamo arricchiti moralmente e sono convinto che questa esperienza rimarrà incisa nella memoria perché in questo breve periodo, giovani e meno giovani hanno messo in pratica i valori dello spirito Alpino. Una cosa poi ricorderò più di tutte: all’ultimo ammainabandiera i ragazzi mi hanno chiesto di cantare tutti insieme il “Signore delle cime” in omaggio ai Caduti; penso mi crediate se vi dico che non ero il solo coi lucciconi agli occhi.

Angelo Bertini  

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